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Ottobre 2050 — Ministry of Magic

Eloise Tunner uscì dall'auditorium con un sorrisetto soddisfatto.
Era riuscita a strappare una veloce intervista a niente meno che Ebenezer Allen, il Ministro uscente.
Nonostante avesse appena perso le elezioni, dopo due mandati ottimi, l'uomo si era dimostrato accomodante.
Si era detto pronto a cedere il passo a James Sharp che, il giorno seguente, avrebbe preso la sua carica.
Fosse stata in Lui, probabilmente avrebbe voluto mettere a ferro e fuoco l'intero Ministero.
Era certa che ne sarebbe uscito un bel trafiletto, in prima pagina!
Un'occasione unica, quella.
Forse il suo Capo le avrebbe finalmente affidato qualcosa di succulento dopo quel piccolo colpo di fortuna.





Aprile 2051 — Hogsmeade

Il sacchettino di stoffa scura passò in fretta di mano in mano. I galeoni tentennarono nella tasca del ragazzo.
Vendere la Black Diamond era davvero redditizio.
Gli studenti di Hogwarts erano gli acquirenti migliori, ovviamente. I fine settimana erano particolarmente fruttuosi.
Alcuni sostenevano che fosse utile, prima dei compiti in classe.
Altri la assumevano per le partite di Quidditch, o gli allenamenti. Prima dei Tornei di Duello.
A lui non interessava, in realtà. Non la usava neppure.
Ancora un mesetto di spaccio e avrebbe finalmente potuto permettersi il biglietto per il concerto dei
D-OXYGƏИ.
Si prospettava un'estate da urlo.





Gennaio 2052 — Saint Mungo

Madama Lennox uscì dalla Metropolvere, trascinandosi dietro la ragazzina svenuta.
Terribili macchie scure, quasi nere, coprivano buona parte della pelle diafana della giovane Corvonero.
Due Medimaghi corsero prontamente ad aiutarla e, lasciato a loro il fardello, si ritrovò ad osservare la sala d'aspetto stracolma.
L'infermeria di Hogwarts era allo stremo da giorni, dopo il rientro dalle vacanze natalizie.
Pareva che una strana malattia avesse colpito parte della popolazione studentesca.
In mattinata, anche il docente di Volo si era presentato alla sua porta con gli stessi sintomi.
Marla Lennox non aveva mai visto in vita sua nulla del genere.
Quando Gabrielle Torres aveva perso totalmente i sensi, non rinvenendo più, si era resa conto che quello andava ormai oltre le sue capacità.
Non solo le sue, purtroppo.
E lo avrebbe scoperto la settimana successiva.





Marzo 2052 — Hogwarts

L'uomo si chiuse la porta dell'aula sotterranea alle spalle.
Vi si appoggiò mollemente, serrando gli occhi solitamente gentili.
Quando li riaprì vagarono per tutta la stanza silenziosa. Arrivati alla cattedra vuota, un dolore sordo si impossessò di lui.
Scilla se n'era andata. La malattia si era portata via anche lei.
Aveva perso il conto delle vittime, ormai. Studenti o docenti che fossero.
La morte della Professoressa Crimson però gli aveva dato il colpo di grazia. Era stata una tra i suoi migliori allievi.
In quegli ultimi mesi avevano provato a trovare una cura a quella piaga. Proprio lì, nello stesso luogo in cui diversi anni prima le aveva insegnato orgogliosamente le basi delle Pozioni.
Quella mattina, stremato, aveva fatto radunare tutta la scuola nella Sala Grande per il triste annuncio.
Hogwarts, per la prima volta dopo decenni, avrebbe chiuso i battenti per lo stato di emergenza.
Come Preside non poteva permettere che la situazione peggiorasse ulteriormente. Avrebbe rimandato i ragazzi alla loro famiglie.
Sempre che gliene fosse rimasta una, comunque.
A quel pensiero strinse convulsamente la presa sulla busta che teneva fra le mani. Non si sarebbe arreso, nonostante tutto.
Lavorare da solo a quell'impresa sarebbe stato impossibile. Doveva imperativamente richiamarlo all'ordine.
Quel somaro avrebbe fatto meglio a muovere il suo culo pigro senza altri indugi.
Coriolanus Julius Nott, Preside di Hogwarts, non si sarebbe fatto dare un No come risposta.
Non questa volta.





Giugno 2052 — Illness District

Gorbenville doveva essere stata una cittadina industriale alquanto triste.
I vecchi palazzoni operai non avevano nulla di artistico. Nulla di nulla, a dirla tutta.
Il Ministero aveva alzato le barriere intorno alla città fantasma, di fretta e furia, quando il Saint Mungo era arrivato al suo limite.
In sei mesi la Malattia era dilagata ovunque, infettando prevalentemente Nati babbani e Mezzosangue.
Sharp, nell'ultima intervista, aveva dichiarato che gli Indicibili erano al lavoro su un ipotetico incantesimo di protezione.
Purtroppo nulla si era ancora concretizzato. Lui e i suoi colleghi lavoravano in condizioni precarie.
Rischiavano il contagio ogni singolo giorno. Molti di loro avevano lasciato le famiglie, trasferendosi altrove.
Era un periodo terribile per un Medimago.
A pensarci bene, era un periodo terribile per chiunque.
Dopo un'ultima occhiata all'automobile abbandonata sull'altro lato della strada, Trent si incantò preventivamente con un Testabolla per poi entrare nel primo dormitorio che gli era stato assegnato.
Il giro di visite avrebbe riempito ampiamente il suo turno, quel giorno.





Ottobre 2052 — Knockturn Alley

Il Capo Auror entrò lentamente in quello che pareva essere un laboratorio sotterraneo.
Nonostante l'incantesimo Testabolla, l'uomo si ritrovò a premere il naso contro la manica scura.
Non ebbe neppure il tempo di chiedersi da cosa derivasse tutto quel fetore che subito ne dedusse la causa.
Quasi si ritrasse quando vide i corpi senza vita, abbandonati sul pavimento della stanza sporca.
Le famigliari macchie scure svettavano su braccia e gambe, pesanti.
Quando udì dei passi echeggiare scale, non si sorprese di vedere spuntare di fianco a sé uno dei suoi Capo Squadra.
Il giovane non indugiò troppo, tanto che l'istinto lo spinse a trattenerlo per un attimo.
Gli lanciò un'occhiata di monito, come a rimembrargli di fare particolarmente attenzione.
Mollò la presa per poi avviarsi lentamente verso quello che pareva essere un vecchio tavolo da lavoro.
Un luccichio catturò la sua attenzione. Quelli che parevano essere piccoli diamanti scuri gli fecero aggrottare la fronte.
Poco distanti, diverse ampolle mostravano i classici segni di utilizzo, come se fossero state utilizzate nelle ore precedenti.
Alcune pergamene riportavano fittamente i passaggi di una qualche pozione che non riconobbe.
Un'ora prima avevano ricevuto una segnalazione su degli strani movimenti nella zona.
Visto lo stato di allerta, nessuno avrebbe dovuto essere in giro così tardi.
Chi non rispettava il coprifuoco rischiava una condanna, seppur breve, ad Azkaban.
Dopo un ultimo sguardo agli appunti, Kane decise che era tempo di lasciare le indagini ai ragazzi che ancora attendevano ligi al piano superiore.
Del resto, necessitava anche di una boccata d'aria fresca.
Non riuscì a fare neppure un passo che il giovane Carrow richiese la sua presenza in fondo al lungo scantinato.
Sembrava che, in quelle che parevano essere grosse gabbie, avesse trovato qualcosa. O meglio, qualcuno.
Qualcuno che respirava ancora.





Febbraio 2053 — The Daily Prophet

La posta di quella mattina aveva mandato in tilt l'intero giornale.
I pochi dipendenti rimasti si erano messi al lavoro di fretta e furia. Quello era uno scoop senza precedenti!
Un gufo aveva portato una notizia sconvolgente.
Da fonti anonime, apparentemente attendibili, era trapelato che il Ministero fosse venuto in possesso mesi prima di informazioni sul reale inizio di quella terribile pandemia. Informazioni che erano state prontamente celate a chiunque altro.
E per un solo motivo...
Le Squadre Auror si erano imbattute nel covo di un pazzo psicopatico che aveva creato un siero oscuro atto a decimare parte della popolazione magica.
Erano state trovate addirittura delle cavie, chiuse in grosse gabbie.
L'unico sopravvissuto pareva aver raccontato loro la macabra realtà delle cose.
Era stato il suo Status di sangue a farlo finire in quello scantinato putrido. Era un Nato babbano.
Il siero era stato distillato per sterminare quelli come lui.
E il Ministro Sharp, quello stolto incapace, lo aveva tenuto nascosto.
Una vergogna inaudita.
Quella storia meritava la prima pagina!
Il Caporedattore ne era certo. Il giorno successivo avrebbero venduto fino all'ultima Gazzetta.
O forse no.





Luglio 2053 — Diagon Alley

Le proteste si erano inasprite in quelle ultime settimane.
L'incarcerazione di Gwendoline Thompson, considerata ormai la portavoce di quel radicato malcontento, si era rivelata un grosso errore.
Senza la loro leader, i manifestanti arrabbiati avevano abbandonato tutti i buoni propositi di pace.
L'incanto Involvens aveva reso tutti più audaci, del resto.
Quando i Goblin avevano dato il loro benestare, gli Spezzaincantesimi della Gringott si erano uniti agli Indicibili dell'Ufficio Misteri.
La creazione di quell'incantesimo aveva ridato a tutti un briciolo di speranza, all'inizio.
Ma la gioia per quel piccolo traguardo era durata davvero poco.
Del resto, come avrebbero potuto dimenticare così velocemente tutta l'omertà dei mesi precedenti?
Il dolore provocato dalla Perdita era ancora rovente nel loro petto.
Qualcuno avrebbe dovuto pagare. Non si sarebbero fermati davanti a nulla.





Agosto 2053 — Room of Requirements

La riunione indetta dal Wizengamot era durata più del dovuto.
Era mattina presto quando il Preside Nott uscì finalmente dalla Metropolvere.
Avrebbe davvero voluto rintanarsi nelle sue stanze e dimenticarsi, almeno per le ore successive, di tutto quel disastro.
Eppure, automaticamente, si diresse verso il settimo piano.
Mesi prima, dopo aver chiamato a raccolta alcune tra le menti più brillanti che avevano studiato in quella scuola, la Stanza delle Necessità era stata adibita a laboratorio di ricerca.
Da allora non avevano perso un solo giorno. Tutti si erano prodigati in quel progetto.
Perfino Seline, in piena maternità e un marito ad Illness District, si era attivata con una campagna per la coltivazione delle piante utili alle pozioni. Ricevevano le erbe ogni mattina, puntualmente.
Per quello avrebbe comunicato ai ragazzi le ultime novità ministeriali.
Quando varcò la soglia non trovò però nessuno ai banchi di lavoro.
Un lieve russare attirò la sua attenzione altrove. A lato, molti dei divanetti erano occupati.
Diverse bottiglie erano state lasciate sul pavimento, alcune addirittura riverse. Come se fosse stato organizzato un party in sua assenza.
La rabbia iniziò a montargli dentro, come non succedeva da tempo. Un po' per la stanchezza, un po' per lo sconcerto.
Avrebbero avuto un pessimo risveglio!
Stava davvero per urlare quando un lieve suono d'allarme lo fece desistere.
Si volse verso una pozione lasciata a sobbollire.
Solo allora si rese conto del disordine sul tavolo di Leonhard. Appunti cancellati e riscritti svettavano su una pergamena ormai usurata, e non solo.
Una fialetta piena di un liquido scuro se ne stava solitaria a lato.
Coriolanus la prese fra le dita e, scorgendo le note lasciate dal giovane ex-allievo, quasi mancò un battito.
Con delicatezza rimise al suo posto la boccetta per poi silenziare il timer magico.
Un sorriso gli si aprì sulle labbra mentre i suoi occhi scrutavano il mago biondo accasciato malamente sul divano più vicino.
Ce l'avevano fatta. Avevano trovato la cura.
Si mise davanti al calderone e, dimentico della stanchezza, iniziò a seguire le istruzioni scarabocchiate sul foglio spesso.
Li avrebbe lasciati dormire, se lo meritavano.





Ottobre 2053 — Department of Mysteries

Il piccolo gruppo era posizionato a cerchio, in modo ordinato, il braccio destro di ciascuno teso in avanti.
La grande sfera dorata non veniva utilizzata presumibilmente da secoli. Non era stata necessaria.
Ma le cose erano drasticamente cambiate, purtroppo. Non c'era altro modo conosciuto per sancire quel patto.
Quando tutte le mani furono appoggiate sul metallo prezioso, i fili infrangibili andarono ad insinuarsi lentamente addosso ai Votanti.
Quel Voto avrebbe riportato finalmente la pace e celato i segreti più scomodi di quella maledetta pandemia.
Infrangerlo, del resto, avrebbe portato alla morte.
Avrebbe funzionato.





Gennaio 2054 — Memorial Stone Garden

In quello stesso giorno, due anni prima, il Mondo Magico Inglese aveva pianto la sua prima perdita.
Proprio per quel motivo avevano deciso di rinominarlo Magic Memorial Day.
Il bellissimo prato verde alle porte di Diagon Alley era stato scelto per ospitare la grande Stele di pietra, un simbolo in onore a tutte le vittime di quella terribile pandemia.
Del resto, i funerali non erano stati permessi in quegli ultimi mesi. I contatti sarebbero stati troppo rischiosi.
Molte persone erano dunque accorse in quel luogo, come a voler dare un ultimo saluto ai cari persi nei mesi precedenti.
Alcuni di loro portavano i segni di quel morbo. Nonostante la Cura, quelli sarebbero rimasti indelebili, per sempre.
Le più alte cariche del Regno Unito erano in piedi, ai lati del monolito.
Come gli altri, stavano osservando un lungo ed infinito minuto di silenzio.
La pace sembrava essere di nuovo tornata a regnare.
Le guerra civile sfiorata pareva ormai un lontano ricordo, fortunatamente.
Andava tutto bene.





Marzo 2054 — Minerva McGonagall Place

Da quando il Ministero aveva emanato il nuovo Decreto Adozioni, l'Orfanotrofio pullulava di visitatori.
Molti di loro avevano già firmato le carte per ottenere uno dei piccoli orfanelli, scelto fra centinaia di bambini sfortunati.
Megan Light era stata inviata lì proprio per controllare che tutto procedesse nel modo più consono e professionale possibile.
La comunità aveva risposto molto bene a quella richiesta ministeriale. Certo, i fondi promessi alle famiglie affidatarie sicuramente avevano agevolato il tutto.
L'importante, in ogni caso, era riuscire a dare una casa alla maggior parte di loro.
Una giovane coppia la fece distogliere dai suoi pensieri. Li vide indicare una chiometta ramata piuttosto appariscente.
Adam aveva imparato da poco a sgambettare in giro ed era spesso al centro dell'attenzione visto il colore singolare dei suoi capelli riccioluti.
Purtroppo quel particolare non lo aveva aiutato affatto fino a quel momento.
In pochi potevano vantare quel rosso in famiglia. Questo frenava sicuramente i più.
Chiunque avrebbe voluto evitarsi quel tipo di domande scomode, in futuro. Lei per prima avrebbe sicuramente scelto un altro bimbo, nonostante la sua bellezza e simpatia innata.
Un vero peccato.





Agosto 2054 — Department of International Magical Cooperation

Passati due mesi dalle ultime elezioni tutto sembrava andare nel migliore dei modi.
Gwendoline Thompson aveva senza dubbio sbaragliato la concorrenza in fatto di voti. Si stava dimostrando un ottimo Ministro a differenza di quell'invertebrato di Sharp.
E anche Kane, il suo ex-Capo Dipartimento, si stava meritando il suo incarico altolocato.
Di contro, quello nuovo era decisamente meno accondiscendente e più burbero. Che disdetta!
Joshua sbuffò, tornando ad osservare le carte sulla sua scrivania.
Sarebbe stata una lunga e noiosa giornata.





Gennaio 2055 — Apothecary&Cigarettes

Era tutto fuorché raro che venissero fatti dei controlli a Knockturn Alley.
La pandemia aveva insegnato ai maghi inglesi che anche un semplice pazzo potesse fare la differenza.
Le numerose perdite, le famiglie distrutte, non glielo avrebbero mai fatto dimenticare.
Così, quasi settimanalmente, il Capo Carrow del sotto-dipartimento di artefatti e pozioni della sezione Auror mandava una squadra ad ispezionare il piccolo villaggio magico.
Il proprietario del negozio che aveva preso il posto dello squallido Borgin and Burkes, era sempre ben disposto nei loro confronti.
Che fosse per gentilezza o per un tornaconto personale, poco importava.
Ciò che interessava al Ministero era che tutto fosse perfettamente in regola, a partire dalle erbe magiche in vendita.
Anche quel giorno era andato tutto bene. Tutta la merce era della qualità e del prezzo adeguato.
Uno dei giovani in divisa acquistò un pacchetto di sigarette babbane per poi seguire i colleghi nella via successiva.
Una vera fortuna essere passati proprio di lì. Aveva fumato l'ultima giusto qualche ora prima, durante la pausa.





Giugno 2055 — Great Lake

Le sponde del Lago Nero pullulavano di studenti.
Gli esami erano finalmente terminati e i ragazzi potevano rilassarsi al sole o farsi un bagno vicino alla riva.
Qualcuno aveva indetto un piccolo torneo di Pluffanuoto. Uno degli assistenti di Trasfigurazione stava arbitrando la partita in corso.
Era bello riavere quella gioia, quella serenità.
Vedere tutti quegli studenti spensierati era un qualcosa che le era mancato in quegli anni disastrosi.
Certo, ne avevano persi molti. Alcuni erano rimasti con addosso i segni della NecroPox.
Qualcuno faticava addirittura ad incanalare la magia, purtroppo.
Eppure quelle risate, quei baci rubati, quelle corse a perdifiato, le davano un senso di futuro che, mesi prima, non aveva più sperato di vedere. Di sentire.
Rose sorrise per poi allontanarsi dalla grande finestra della biblioteca scolastica.
Doveva tornare al suo inventario o si sarebbe persa qualche tomo tra gli scaffali.





Ottobre 2055 — Alkaphrah Wizardry University

Il giovane mago non poteva quasi credere ai suoi occhi.
Stringeva la busta viola con trepidazione. Era stato pizzicato dagli Sceptrum!
Suo fratello gli aveva raccontato, mesi prima, di alcune serate incredibili passate nella Confraternita.
Aprì la missiva, sentendosi ancora onorato di essere stato scelto.
Lesse le istruzioni, mordendosi un poco il labbro inferiore.
L'iniziazione non sarebbe stata ovviamente una passeggiata, poteva immaginarselo.
Ma lui sarebbe stato all'altezza di quella posizione. Suo padre sarebbe stato così orgoglioso...
Doveva essere il terzo della sua famiglia ad entrarvi. Era imperativo!





Giugno 2067 — Wizengamot

Quando la mozione sui Cognomi Biologici venne approvata dalla maggioranza, il Viceministro andò a coprirsi le iridi scure con la mano "buona". Il Ministero avrebbe aggiunto automaticamente i cognomi originali a tutti i bambini adottati dopo il Decreto Adozioni del 2054.
La maggior parte delle famiglie avrebbe avuto enormi grattacapi con i figli adottivi.
Anche la sua, probabilmente.

Da dove l'avranno mai tirata fuori questa porcheria?
aveva borbottato, sapendo già che sarebbe stato un disastro senza precedenti.
Il Capo Auror, al suo fianco, gli lanciò un'occhiata sghemba per poi scuotere la testa fintamente sconvolto.

Per essere il braccio sinistro del Ministro, sei davvero molto informato Kane!
lo prese in giro, pungolandolo.
Alcune risatine si levarono alle loro spalle, attirando così l'attenzione di alcuni dei componenti più anziani dell'Assemblea.
Anche la Thompson sembrò accorgersene, ovviamente. Il suo sguardo severo investì le toghe rosse che, in un attimo, si fecero prontamente silenziose.
Un attimo dopo gli occhi di tutti si voltarono verso l'entrata della grande sala.
Il sottoposto di Carrow si scusò dell'interruzione per poi dirigersi verso il suo superiore e, con una certa urgenza, gli sussurrò poche parole all'orecchio.
Poche, certo, ma comunque udibili dal Viceministro.
Ludwig Hawnthree era stato trovato morto nel suo studio, con una busta vuota sulla scrivania.
Lo stesso Hawnthree che, 14 anni prima, era stato legato al Voto Infrangibile.
Forse non andava esattamente tutto bene...



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